La Manifestazione di Dio indica, nella Fede bahá'í, il prescelto da Dio che in altre religioni è chiamato normalmente Profeta: negli scritti bahá'í sono usati alternativamente i termini Manifestazione di Dio, Profeta e Messaggero di Dio, con lo stesso significato[1].
Essi sono come specchi perfetti che riflettono la luce di Dio e portano il Suo messaggio all'umanità in proporzione alle capacità ricettive degli uomini.
Ecco cosa dice Bahá'u'lláh di questi messaggeri: «Ciascuno di loro è uno specchio di Dio, che non riflette altro che la Sua persona, la Sua beltà, la Sua potenza e la Sua gloria [...] Questi specchi si succederanno per l'eternità e continueranno a riflettere la luce dell'Antico dei Giorni».[7]
Gli insegnamenti portati dai messaggeri di Dio aiutano l'uomo a riconoscere la Sua volontà e i Suoi attributi, come l'amore, la compassione, la forza e la giustizia.
«Dio, il Creatore dice: Non v'è differenza alcuna fra i Latori del Mio Messaggio, hanno tutti un solo scopo; il loro segreto è lo stesso segreto»[8].
La Manifestazione di Dio o Intermediario tra Dio e l'uomo, è il personaggio che manifesta nella realtà umana gli attributi del divino per favorire il progresso e lo sviluppo morale e civile dell'umanità[9].
Come uno specchio che riflette gli attributi di Dio nel mondo fisico, la Manifestazione di Dio costituisce per gli uomini il principale mezzo per la conoscenza di Dio[10].
«La Manifestazione è l'Uomo Perfetto, il grande Esemplare della razza umana, il Primo Frutto dell'albero dell'umanità.»
L'avvento delle Manifestazioni di Dio è direttamente legato al concetto bahai di rivelazione progressiva.
«A ciascun Profeta [...] è stato affidato un Messaggio e dato l'incarico di agire nel modo migliore per venire incontro alle esigenze dell'epoca in cui è apparso»
^E Mosè disse: <<Da questo voi conoscerete che il Signore mi ha mandato per eseguire tutto quello che ho compiuto e che io non l'ho fatto di mia volontà ...>> (Numeri 16, 28)
^Il buddha è anche detto il “Beato”, “Colui che ha vinto [le passioni], è adorno [delle qualità illuminate] ed è passato al di là [del samsāra: ciclo delle esistenze]”, il “Vittorioso” … il perfettamente e completamente illuminato, l’onnisciente dalla condotta pura e “Colui che conosce il mondo” , la guida spirituale ineguagliata, il maestro che istruisce gli dèi e gli uomini … Tutto questo si riferisce non solo al buddha storico Śākyamuni (Siddhārtha Guatama), ma anche a tutti i risvegliati del passato e del futuro che, come Śākyamuni, sono già pienamente illuminati o si illumineranno. (Philippe Cornu - Dizionario del Buddhismo p. 77 – opera in bibliografia)
^<<ma quando giunse la pienezza dei tempi, Dio mandò suo Figlio, fatto da una donna e soggetto alla legge, affinché riscattasse quelli che erano soggetti alla legge e noi ricevessimo l'adozione di figli. Poiché siete figli, Dio mandò lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, il quale grida: "Abbà!, Padre!". Sicché tu non sei più servo, ma figlio, e se figlio, sei anche erede per la grazia di Dio.>> (Galati 4, 4-7)
^"O gente del Libro! Ecco v'è giunto il Nostro Messaggero a istruirvi, dopo un'interruzione nell'invio dei Messaggeri Divini, affinché non abbiate a dire: <<Nessun Messaggero c'è giunto, nessun Ammonitore è venuto a noi!>> No! É venuto a voi un Messaggero, un Ammonitore, e Dio è sovra ogni cosa potente" (Corano; Sura V, 19)
^<<Glorificato sei tu, Mio Dio! Sai che il mio solo scopo nel rivelare la Tua Causa è stato di rivelare Te e non me e di manifestare la Tua, Non la mia gloria. Sulla tua via e per ottenere il Tuo beneplacito, ho disdegnato riposo, gioia, diletto. In ogni momento e condizione il mio sguardo è rimasto costantemente fisso sui Tuoi precetti e i miei occhi rivolti verso le cose che mi hai ordinato di osservare nelle Tue Tavole. Ogni mattina mi sono svegliato alla luce della Tua lode e del Tuo ricordo e sono giunto a sera respirando le fragranze della Tua misericordia>>. Bahá'u'lláh (Per Ricordare; p. 172)